Il Report di Sw17ch 2019. Artigianato digitale, Fotogrammetria e Visual Mapping nella prima edizione.
Martedì 30 Luglio ha avuto luogo presso il MuSA di Pietrasanta la giornata conclusiva dello Sw17ch Event 2019.
La kermesse aveva aperto le porte della Ex Farmacia Comunale, in via Garibaldi, dando anticipazioni sui diversi temi della tecnologia applicata all’arte ed all’artigianato. Ha suscitato scalpore la scultura “Landscape” di Polò Bourieau sulla quale è stato eseguito un progetto di Visual Mapping dal VJ Terminal Plastik. Il tema affrontato da questa opera riguardava la pluralità dei linguaggi nel mondo contemporaneo e la loro complessità. Il visitatore, sopraffatto da questa varietà di volumi (una Torre di Babele e i blocchi del Tetris per citarne alcuni) viene guidato nella lettura dell’opera dal visual mapping che arricchisce di texture astratte il linguaggio ma allo stesso tempo creano una sintesi di contenuti resi maggiormente fruibili. Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto tecnico di Marble Studio Stagetti, Poliart e Allestend.
La parte conferenziale del 30 Luglio si è invece aperta con un’ introduzione del Polo Tecnologico Lucchese riguardante l’ attività di incubazione di StartUp. L’Arch. Chiara Celli, direttrice scientifica del Museo dei Bozzetti di Pietrasanta ha presentato l’ importante progetto di scansione digitale dei bozzetti in gesso, necessario sia per l’elevata fragilità dei modelli, sia per la facilità di riproduzione che per la crescente esigenza nella comunicazione web dei musei. ArtaxLab S.r.l., organizzatore dell’evento, ha realizzato delle scansioni di alcuni modelli realizzati con la tecnica della fotogrammetria digitale e fruibili tramite una app gratuita facilmente scaricabile su ogni device, che permette di interagire con modelli 3D ottenuti tramite una scansione tridimensionale. Ha chiuso la parte conferenziale il Professor Marcello Scalzo dell’Università di Firenze che ha presentato una serie di video realizzati tramite tecnologie digitali (videocamere hd e droni) che avevano come tema la filiera artistica della Versilia, dalle cave ai laboratori artistici. All’esterno erano inoltre presenti installazioni interattive come “The Cube” del designer Alessandro Rakdej.
Il bilancio positivo dell’evento è dovuto principalmente al livello dei contenuti che sono stati proposti. Sono stati rispettati i propositi prefissati , quello di fare un evento di alto livello culturale che comunichi la tecnologia presente all’interno dell’artigianato locale. Un artigianato digitale che vuole crescere e dare il via ad un rinnovamento del settore al fine di attirare nuove maestranze e nuovi investitori. Una Pietrasanta 2.0 che, come già successo negli anni 70 grazie all’artista Henry Moore, vuole nuovamente aprirsi al mondo ed interpretare un ruolo da protagonista non solo nella scultura, nel mosaico e nelle arti tradizionali ma anche nell’arte digitale e visuale.